venerdì 17 giugno 2011

ABITARE LO SPAZIO

Vista della ISS dopo la separazione dello space shuttle Discovery

Da qualche decennio a questa parte l'esplorazione dello spazio è diventata una delle prerogative della ricerca scientifica, così nel 1994 si decise di progettare una stazione spaziale che potesse fungere da base di raccordo con la terra per le missioni spaziali avvenire. Nel 1998 si inizio l'assemblaggio di questa grande opera tecnologica, denominata Stazione Spaziale Internazionale (International Space Station o ISS), che l'uomo doveva utilizzare in prima persona, trascorrendoci all'iinterno anche alcuni mesi. Diventava così una sorta di casa temporanea nello spazio in cui l'individuo doveva svolgere, oltre alle ricerche scientifiche, anche le comuni attività quotidiane necessarie per la vita come mangiare, dormire e lavarsi.

Per saperne di più

venerdì 3 giugno 2011

IL GRATTACIELO

                                           Empire State Building (New York)      

Il grattacielo è edificio di grandi dimensioni ed espanso in senso verticale verso l'alto, costituito da un gran numero di piani abitabili.
L'etimologia del termine, deriva dall'inglese skyscraper, che significa letteralmente "coloro che grattano il cielo". La parola skyscraper veniva utilizzata nel XVIII secolo per indicare gli altissimi alberi maestri che reggevano le vele nelle navi inglesi.
Viene considerato un grattacielo qualsiasi edificio di altezza superiore ai 100 metri. Tuttavia al di là della misurazione dell'altezza in metri è di uso comune considerare come grattacieli tutti quegli edifici che superino i 15 piani di altezza.
Tra i più famosi troviamo:
In Italia:

                                      Grafico delle costruzioni più alte al mondo

giovedì 2 giugno 2011

SOLUZIONI ABITATIVE ODIERNE

CASA MONOFAMIGLIARE
  • Casa isolata se circondata da uno spazio verde privato.Questa tipologia abitativa richiede un considerevole sviluppo stradale ed è caratteristica delle aree a bassa densità abitativa.
                                        
  • Casa a schiera se costituite dall'agregazione di alloggi unifamiliari, ciascuno dei quali ha due lati in comune con gli alloggi contigui e dispone di due fronti liberi, l'ingresso e il giardinetto privato, e generalmente si dipana su due piani.

PALAZZINA MULTIFAMILIARE

Si tratta di un condominio consistente in un fabbricato solitamente libero da ogni lato, costruito su aree piuttosto ristrette, con 2-6 appartamenti per piano e con un numero variabile di piani solitamente 3-6. Caratteristico di questa tipologia abitativa sono i cortili interni o le chiostrine sulle quali si affacciano i vani di servizio. Questa soluzione abitativa si è diffusa nelle prime fasce periferiche delle grandi città nel secondo dopoguerra, non sempre con effetti positivi. Difatti questa soluzione abitativa spesso dà luogo a edifici isolati ma vicinissimi gli uni dagli altri, senza i servizi pubblici e le aree verdi.


CASA A TORRE

Questo è un particolare tipo di condominio isolato a sviluppo verticale le cui origini nascono dalla necessità di diradare nel verde gli edifici pur mantenendo alta la densità abitativa. Questa soluzione abitativa fu promossa soprattutto dagli architetti razionalisti nella prima metà del '900 perché offriva maggior superficie libera di suolo per uso pubblico e gli alloggi erano dotati di migliori condizioni di illuminazione e aerazione. La casa a torre può superare i 30 metri e presenta un numero variabile di appartamenti per piano.

CASA IN LINEA

Si tratta di un impianto strutturale variabile che dipende dal numero di piani, che possono essere oltre dieci, da quello dei corpi scala e dal numero di alloggi per piano (da due fino a quattro e più). Il corpo di fabbrica ha generalmente dimensioni costanti lungo l'asse trasversale e può crescere indefinitamente lungo l'asse longitudinale. Questo tipo di soluzione abitativa è detta "a stecca" quando l'asse longitudinale è rettilineo, "a crescent" quando tale asso è curvo, "ad angolo" quando segue assi di aggregazione ortogonali. Nel migliore dei casi tali costruzioni sono ubicate nel verde e dotate di scuole, servizi commerciali e per il tempo libero.


martedì 17 maggio 2011

I TRULLI

I trulli sono antiche costruzioni in pietra a secco, coniche, di origini protostoriche tipiche ed esclusive della Puglia centro-meridionale. I più antichi di cui ci rimane qualche traccia sono risalenti al XVI secolo e si trovano a ridosso dell'altopiano pugliese della Murgia. Essi possono essere composti da un vano semplice (modulo unitario), oppure dall'accostamento di più ambienti (moduli), che in genere vengono aggiunti per gemmazione attorno al vano centrale.

ARCHITETTURA DEL TRULLO


UTILIZZO DEL TRULLO  

domenica 15 maggio 2011

CASE MEDIOEVALI

IL PALAZZO
Plazzo Duchi di Santo Stefano (Taormina, 1400 ca)

In Lombardia e nell' Italia settentrionale in genere il palazzo pubblico (Broletto, Arengario, Palazzo della Ragione) è adibito alle riunioni dei magistrati e allo svolgimento degli affari pubblici.
È di forma rettangolare, a due piani. Il piano terreno è aperto e forma una loggia coperta, a volte in muratura, a volte a tavolato. Il piano superiore comprende una sola aula, coperta a tetto o a spioventi.
In Toscana e nell' Italia centrale il palazzo pubblico serve anche come residenza dei magistrati che, nel periodo in cui sono in carica, non possono allontanarsi da esso se non in casi di estrema gravità, e sono mantenuti a spese pubbliche.
Alla fine del Medioevo le famiglie dei più ricchi, che costituiscono la nuova aristocrazia del denaro, organizzano nel Palazzo di Città feste da ballo e vi celebrano le nozze.

CASA TORRE


Casa-Torre Medioevale (Arezzo)
La casa è in muratura, chiusa, stretta e alta come una torre; dalla muratura sporgono ballatoi e balconi in legno. Serve come abitazione per una famiglia, è divisa a più piani ( 4- o 5 -) con pochissime stanze per piano.A pianterreno si trova di solito un fondaco che affaccia sulla strada; nei piani superiori son collocate le stanze di abitazione.
Nei primi tempi le aperture sono piccole e rade ma già nel XIII sec. le finestre sono più ampie, i locali più ariosi e dotati di logge.
A Pisa, dove il terreno non è atto a sopportare grandi pesi, gli architetti risolvono la difficoltà in questo modo l'ossatura della casa-torre è formata da altissimi archi di pietra; il terreno viene rafforzato nelle fondazioni dei pilastri, dentro gli archi si ricavano con materiale leggero, generalmente legno, i piani e le stanze. Questo procedimento è applicato in varie città della Toscana. (Per saperne di più)

LE CASE ROMANE

LA DOMUS


La tipica domus romana risulta dalla combinazione: della antica casa italica, formata da un solo cortile aperto (atrium) su cui si aprono le stanze e da un giardinetto, con la casa greca (peristylium).
La domus romana di pianta rettangolare, è l'abitazione di popolazioni meridionali che invita alla vita all'aperto.
Logicamente il numero e l'ampiezza degli ambienti e dei giardini, l'arredamento e la decorazione delle stanze variano a seconda dell'età (repubblicana, imperiale, ecc.) e della ricchezza del proprietario. Certo è che le domus dei ricchi, spaziose, areate ed igieniche, fornite di bagni e latrine, riscaldate d'inverno dagli ipocausti, dotate di acqua sono forse le più comode che si siano costruite fino al sec. xx. (Per saperne di più)

L'INSULA
La grande massa della popolazione vive nelle insulae, grandi edifici a tre o quattro piani divisi in appartamenti dati in affitto. L'altezza minima è di circa 20 m. Ogni insula contiene 200 abitanti circa.
Esistono insulae in cui alloggia la classe media (funzionari, mercanti, piccoli industriali) forse abbastanza decenti e insulae in cui vive il proletariato: la struttura talvolta è in muratura ma il materiale fondamentale è il legno per cui sono facile preda degli incendi.
Tali abitazioni mancano di tubi di scarico, di gabinetti, di cucine, di riscaldamento. Le grandi fogne di cui Roma va superba non sono collegate alle abitazioni più affollate.
Le insulae romane costituiscono l'esempio tipico di una società divisa in una classe di privilegiati e in un proletariato depresso. (Per saperne di più)

LA VILLA

La villa romana è luogo di riposo e di svago ma anche centro di un'azienda agricola. Essa pertanto è costituita da un insieme di edifici e di annessi, abitazione, locali di rappresentanza, giardini, stalle, fienili, granai, ecc.
La forma e le dimensioni si adattano liberamente alla natura del luogo e variano nel corso dei tempi. Sono costruite in posizione dominante, esposte a mezzogiorno o a ponente, ricavate a mezza costa con muri di sostegno.
In età imperiale le ville diventano più monumentali e fastose, a volte grandi come centri abitati. L'abitazione è distaccata dal complesso e costituisce un edificio a parte. Abbondano gli edifici di rappresentanza e di svago (terme, biblioteche, teatri, ippodromi) ed i giardini arricchiti da portici, esedre, ninfei. (Per saperne di più)

LA CASA NELL'ANTICA GRECIA


Nell'antica Grecia le case dei poveri e dei ricchi sorgono, lungo le viuzze, fianco a fianco e, se non fosse per le dimensioni e soprattutto per gli ambienti interni e per l'arredamento, sarebbe quasi impossibile distinguerle.
Il materiale è vario. Le case più umili sono costruite con ciottoli e fango o con fango e graticci, il tetto è di stoppie. Le altre con mattoni cotti e con tetti di tegole, altre ancora hanno lo zoccolo in muratura, le mura in mattoni crudi inframmezzati e sorretti da assi di legno.
La costruzione è a uno o due piani. In quest'ultimo caso il pianoterra è riservato alla vita di rappresentanza, alle sale per gli ospiti e all' "andron", la sala più importante, dove gli uomini soggiornano. (Per saperne di più)

LA CASA MESOPOTAMICA


Le abitazioni mesopotamiche, costruite in argilla battuta o in mattoni crudi, dopo una fase iniziale piuttosto primitiva, acquistarono una maggiore regolarità già nel periodo di El Obeid (da 6500 a 3800 a.C.). Spesso servivano da abitazione capanne coperte di canne, quali se ne incontrano ancor oggi nella zona paludosa dell' Iraq meridionale.

LA CASA NELL'ANTICO EGITTO


In Egitto, dalla capanna si è subito passati a costruzioni più resistenti e confortevoli, realizzate in mattoni crudi fatti con il limo del Nilo. Bisogna quindi attribuire il merito alla civiltà egizia, se da quel momento in avanti, la maggior parte delle abitazioni verranno costruite completamente in mattoni.
La tipica abitazione diffusa in quest’area era a pianta rettangolare con una serie di celle sui lati più lunghi, in cui le coperture, che di solito erano piane, si raggiungevano per mezzo di scale; proprio su questi “tetti a terrazza”, si svolgeva gran parte della vita degli abitanti, i quali utilizzavano le stanze sottostanti soprattutto per dormire..
La antiche abitazioni egizie inoltre, variavano solo nelle forme e nelle dimensioni, la tipologia era sempre la stessa; per la prima volta quindi, la tipologia abitativa veniva codificata. (Per saperne di più)



martedì 10 maggio 2011

LA CASA NELLA LETTERATURA

<...Alla possessione se manca la casa, meno gli manca che se alla casa mancano e' terreni. Quella villa sarà ottima a cui bisognerà fatica, non ispesa. E sia la villa non come una casa posta lungi dalla piazza, tale che dal mercato bisogni comperare ogni cosa e portarvi, ma sia tale che indi t'avanzi, da sale infuori, se puoi, d'ogni cosa, qual possi portare e vendere a mercato. Come de' figliuoli, così della villa: una ène poco, due sono assai, tre sono troppi...>    (da Villa, Leon Battista Alberti)


<...Ora, tanto per cominciare, giudici - perché è necessario che io vi spieghi anche queste cose - io ho una casa a due piani, che ha il piano superiore uguale a quello inferiore, uno con le stanze delle donne e l'altro con quelle degli uomini. Quando ci nacque il bambino, la madre lo allattava, così, per evitare che quando doveva fargli il bagno, corresse dei rischi scendendo le scale, io vivevo sopra e le donne sotto. E ormai era diventata così un'abitudine, che spesso mia moglie scendeva al piano di sotto per dormire col bambino, per dargli il seno e per evitare che piangesse. Queste cose si protrassero per molto tempo, ed io non ebbi mai dei sospetti, anzi, ero così stolto da pensare di avere la donna più onesta fra tutte quelle di Atene...>   (dall'orazione Per l'uccisione di Eratostene, Lisia)


<...E de la regal casa, alta e sublime,
percuote e risuonar fa le gran porte.
Gettan le turbe da le eccelse cime
e merli e torri, e si metton per morte.
Guastare i tetti non è alcun che stime;
e legne e pietre vanno ad una sorte,
lastre e colonne, e le dorate travi
che furo in prezzo agli lor padri e agli avi...>
  (da Orlando Furioso, Ludovico Ariosto, 1532)


<...L'altro, e appunto quello occupato dall'appartamento di Geltrude, era contiguo ad una casa privata e signorile, o per meglio dire ad una parte rustica e non finita di quella casa. Era dessa elevata al di sopra del quartiere delle educande, ma quello che se ne poteva vedere da quindi pareva piuttosto una catapecchia, un casolaraccio, che una parte di casa civile: erano tetti e tettucci diseguali di altezza e di forma soprapposti l'uno all'altro come a caso. Ma in uno di quei tetti v'era un pertugio, un abbaino, che dava luce ad un solajo, e adito a passare su quei tetti, e dal quale si poteva guardare nel cortiletto delle educande...>   (da Fermo e Lucia, Alessandro Manzoni, 1823)

mercoledì 27 aprile 2011

ICONOGRAFIA

ARTE

                                 
La Casa sulla cascata è il nome italiano con cui è più nota Fallingwater, o Casa Kaufmann dal nome del suo proprietario, una villa progettata e realizzata a Mill Run in Pennsylvania (USA) dall'architetto Frank Lloyd Wright e considerata uno dei capolavori dell'architettura moderna.

INNOVAZIONE


COPERTINA LIBRO


Autore: Cesare Pavese
Anno di pubblicazione: 1949
Titolo: La casa in collina
Genere: Romanzo

FILM


Uscita al cinema: 08/05/2009
Regia: Claudio Giovannesi
Sceneggiatura: Francesco Apice, Matteo Berdini
Attori: Adriano Giannini, Emanuele Bosi, Emilio Bonucci, Paolo Sassanelli, Ninni Bruschetta

FRANCOBOLLO

                                       Francobollo sovietico "La casa nel villaggio di colline".

ARTICOLO DI GIORNALE


LaStampa 18.10.1994 - numero 284 pagina 17

FUMETTO



Storie da Altrove n. 13 - La casa che urlava nel buio
Soggetto e sceneggiatura: Carlo Recagno
Disegni: Sergio Giardo
Copertina: Giancarlo Alessandrini

ABBECEDARIO

Architrave
Balcone
Cemento
Disarmo
Estradosso
Fondamenta
Grattacielo
Hotel
Intonaco
Laterizio
Muratura
Nodo strutturale
Ogiva
Progetto
Quarzite
Rampa (scale)
Scavo
Tetto
Urbanistica
Villa
Zanca

sabato 16 aprile 2011

LA TENDA DELL'UOMO NOMADE

Con lo sviluppo del nomadismo l'uomo deve trovare un rifugio che gli garantisca la protezione dalle intemperie e dagli animali selvatici, ma che allo stesso tempo sia pratico da montare e smontare in poco tempo e facile da trasportare anche per lunghi tratti. In questo modo abbiamo la comparsa delle prime tende rudimentali costruite con rami flessibili (per la struttura portante), pelli di animali e talvolta arbusti (per la copertura).
La maneggevolezza di questa abitazione ne consente l'utilizzo anche al giorno d'oggi da campeggiatori, per aiuti umanitari, accampamenti militari, ma anche da alcune popolazioni nomadi ancora presenti sul pianeta (Tuareg, Beduini).

mercoledì 13 aprile 2011

LA GROTTA COME PRIMA FORMA DI ABITAZIONE


Le prime tracce di insediamenti umani in edifici naturali quali caverne, grotte e rifugi rupestri sono da ricercarsi all'incirca ad un milone di anni fa con la comparsa dell'Homo Erectus. Ciò avviene perchè l'uomo si rende conto di dover proteggersi dalle intemperie, dagli inverni rigidissimi e da una natura piena di insidie.
Con questo piccolo, ma non poco importante passo, l'uomo per la prima volta fa delle modifiche all'ambiente circostante, allora ancora incontaminato, adattando l'involucro naturale della grotta all'esistenza umana. Infatti questi interni bui, molto protettivi, informi, sono stati scheggiati, dipinti, incisi, riempiti di cose portate da fuori, ''addomesticati'' dalla presenza umana. Di conseguenza queste abitazioni  hanno perso la loro naturalità, sono state artificializzate dagli interventi umani, rappresentando una ''pre-architettura''.
Inoltre le grotte paleolitiche non sono soltanto dei luoghi di semplice vita quotidiana, ma delle vere e proprie "gallerie d'arte" dove l'uomo poteva sfogare la propria creatività con disegni e incisioni. Di questa consuetudine abbiamo diverse testimonianze concentrate soprattutto nell'europa meridionale.
In Italia:
In Francia:
In Spagna:

CITAZIONI

 ”Le case sono fatte per viverci, non per essere guardate.”  Francis Bacon (1561-1626), filosofo inglese.
Fonte: “Saggi”.



”Ogni dimora è un candelabro dove ardono in appartata fiamma le vite.”  Jorges Luis Borges (1899-1986), scrittore argentino.


 ”Dalla conchiglia si può capire il mollusco, dalla casa l’inquilino.”  Victor Hugo (1802-1885), scrittore francese.
Fonte: “I burgravi”.



 ”Una casa è una macchina per abitare.”  Le Corbusier (1887-1965), architetto svizzero.
Fonte: “Vers une architecture”.



 ”Questo e non altro è, nella sua ragione più profonda, la casa: una proiezione dell’io; e l’arredamento non è che una forma indiretta di culto dell’io.”  Mario Praz (1896-1982), critico d’arte e di letteratura italiano.


 ”Questa è la vera natura della casa: il luogo della pace; il rifugio, non soltanto da ogni torto, ma anche da ogni paura, dubbio e discordia.”  John Ruskin (1819-1900), scrittore e critico inglese.
Fonte: “Sesamo e gigli”.

ETIMOLOGIA

http://www.etimo.it/?term=casa

domenica 10 aprile 2011

DEFINIZIONE

Per casa si intende una qualunque struttura utilizzata dall'uomo come riparo dagli agenti atmosferici e come luogo nel quale svolgere le azioni fondamentali per la vita quali dormire e mangiare. Essa generalmente ospita uno o più nuclei famigliari e talvolta anche animali. Nella storia è stato il primo elemento fabbricato dall'uomo che è andato ad incidere fortemente sull'ambiente naturale.  

VOCABOLARIO

ITALIANO: Casa
LATINO: Domus
ENGLISH: Home
FRANçAIS: Maison

ESPAñOL: Inicio
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